(Apis mellifera linnaeus)
I dati sul numero delle specie sono fluttuanti. In alcune fonti si parla di 1.000 specie nel mondo, in altre di circa 20.000. Le api compaiono ovunque nel mondo, laddove vi sia una ricca vegetazione con fiori. La loro nutrizione è completamente vegetariana, fatta di nettare e polline. La famiglia delle api comprende il bombo, l'euglossa, meglio conosciuto come il genere delle api delle orchidee, e l'ape mellifera. Le api, lunghe da 0,3 a 2,5 cm producono miele e cera e impollinano la maggior parte delle piante. Tutte le api visitano i fori e hanno un apparato collettore (pettini di peli e barba) per raccogliere il polline e il nettare. Sono incaricate dell'impollinazione di frutti e legumi. Senza il loro assiduo lavoro, i raccolti sarebbero considerevolmente inferiori e i prezzi dei prodotti agroalimentari, esorbitanti. Tutte le specie hanno un eccellente senso dell'orientamento aiutandosi con la posizione del sole. E' attraverso delle danze che esse comunicano ai loro simili la posizione di nutrimento ricco. Ronzano e comunicano con un preciso sistema di informazioni. Le femmine hanno un pungiglione e piccole sacche sulle zampe posteriori per trasportare il polline. Le api mellifere vivono in stati complessi con una regina, i maschi e le operaie sterili. Producono anche pappa reale, fabbricata eccezionalmente per nutrire la regina. Il nido delle api mellifere è composto da raggi verticali con migliaia di cellette, dove vengono allevati i piccoli e stoccati miele e polline. In questo stato regna una rigida suddivisione dei compiti: le operaie raccolgono il nutrimento, nutrono le larve e la regina, i fuchi fecondano la regina che può deporre fino a 1.000 uova al giorno.
L'ape nella mitologia: Nella mitologia greca Aristeo, figlio di Apollo possedeva un'arnia. Egli voleva sedurre Euridice, sposa di Orfeo. Essa lo respinse e morì a causa del morso di un serpente. Per vendicarsi Orfeo distrusse l'arnia di Aristeo. Gli dei si adirarono per il suo cattivo comportamento. Orfeo volle far pace con gli dei e sacrificò loro quattro tori e quattro giovenche. Dalle loro interiora fuoriuscirono sciami di api con i quali Aristeo poté ricostruire le sue arnie e insegnare l'apicoltura agli uomini. L'ape fu associata a Demetra, dea della terra e dei raccolti e alle anime scomparse negli inferi. Gli egizi dicevano che le api nascono dalle lacrime di Râ, dio del sole. Quando cadono sulla terra si trasformano in api, costruiscono alveari e producono il miele. In Asia, come anche per gli indiani, rappresentano il simbolo dell'anima che fuoriesce dal corpo. Come simbolo di resurrezione, la si trova anche come segno della vita dopo la morte. I tre mesi di inverno, nel corso dei quali le api sembrano scomparse, rappresentano i tre giorni durante i quali Cristo giaceva nel sepolcro morto e invisibile. L'ape rappresenta anche la saggezza, l'immortalità dell'anima, per i germanici e i celtici che bevevano idromele. A causa del miele e del pungiglione è considerata nel Cristianesimo come un'allegoria del Cristo. Da un lato dolcezza e misericordia, dall'altro giudizio severo di Cristo, giudice universale. Nell'induismo l'ape si poggia sulla fronte di Krishna, Shiva è rappresentato da un'ape e un triangolo. L'ape rappresenta la corda dell'arco del dio dell'amore Kama e la dolce pena di una relazione amorosa. Il miele rappresenta il nutrimento degli dei, ritenuto afrodisiaco. Poiché le api sono lavoratrici e formano uno stato prospero guidato da una regina, erano associate nel Medio Evo alla regalità. Furono trovate 300 api d'oro nella tomba di Clodoveo I (morto nel 481 d.C.). Anche Napoleone fece apporre motivi con api ovunque sul mantello reale e sui tappeti.
L'ape nell'interpretazione dei sogni: Rappresenta l'attività, la produttività, la vita sociale con più gioia di vivere.
L'essenza di ape: Rappresenta la gioia di vivere e può anche contribuire ad equilibrare il tasso di zucchero nel corpo, attivando il potere di auto-guarigione.
Sul piano fisico: L'essenza ci porta benessere interiore. In tal modo siamo meno sottomessi alla tentazione di apportare zucchero dall'esterno. Può allo stesso modo, aiutare a sostenere energicamente l'assimilazione di zucchero.
Sul piano emozionale: l'essenza ci porta una sensazione di gioia e piacere interiore. Ci indica il cammino verso la luce, verso la gioia dell'anima. Possiamo aprire il nostro cuore e beneficiare maggiormente della dolcezza della vita.
Sul piano spirituale: L'ape ci insegna ad orientarci verso la luce. Proprio come le piante producono il dolce nettare dei fiori con l'aiuto della luce del sole, l'essenza ci mostra come, con l'aiuto del nostro cuore in relazione allo spirito, possiamo trasformare la materia in nettare curativo per il bene di tutti. Impariamo a prevalere sul nostro ego e a metterci al servizio della collettività.
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Ingredienti
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50% brandy francese per la conservazione. Matura per almeno 4 anni in botti di rovere.
50% acqua piatta energizzata (Black Forest)
~20% di contenuto alcolico